Demetrio Stratos

IL CAMPI FILM FESTIVAL 2025 FESTEGGIA GLI OTTANT’ANNI DI UN GRANDE

Il 22 aprile del 1945 nasceva Demetrio Stratos, un artista unico, che oggi avrebbe quindi compito ottant’anni. La sua voce continua a suscitare entusiasmi ed emozioni ed il corpus del suo lavoro mostra un’eterogeneità unica, estendendosi dai territori della musica commerciale a quelli del rock, del jazz, della musica contemporanea e dell’avanguardia più radicale, sempre a livelli insuperati. Per estensione ed intensità, il carattere del suo lavoro assume l’inafferrabilità del mito, che egli realmente è stato per quegli anni, dei quali la sua voce rappresentava al massimo grado la volontà di cambiamento e di creazione del nuovo.

Demetrio Stratos nasce in Egitto da genitori greci e arriva in Italia negli anni ’60, per iscriversi all’Università. Inizia a cantare – per caso, si dirà – e diventa la voce dei Ribelli, gruppo di punta del “beat italiano”: un cantante greco!

Negli anni ’70 è tra i fondatori degli Area, uno dei più provocatori ed innovativi gruppi di pop sperimentale, che porta la ricerca musicale direttamente nelle strade e nelle manifestazioni, oltre che su disco e nei concerti. Le loro influenze spaziano dal rock al jazz alla musica contemporanea, dalla musica etnica all’elettronica. Un salto quantico, per un cantante-per-caso di soul e rhytm’n’blues.

A partire dal lavoro sperimentale con gli Area e parallelamente ad esso, Stratos inizia a studiare la voce come puro strumento musicale e sonoro, realizza dischi per sola voce e lavora con artisti del calibro di John Cage. Le registrazioni e le misurazioni effettuate nei Centri di Fonologia testimoniano che, oltre ad avere una gamma di esmissione amplissima, ha la capacità di emettere due e anche tre suoni di frequenza diversa in contemporanea.

Le sue ricerche rimangono feconde per chi si occupa della voce come strumento musicale e le sue sperimentazioni insuperate. La ricerca di Stratos sulla voce ha segnato un punto di non ritorno nell’esplorazione della voce umana come strumento musicale, nell’abbandono del linguaggio verbale come forma unica e privilegiata di espressione musicale legata alla voce.

Nel marzo 1979, Demetrio Stratos viene ricoverato dapprima a Milano, poi al Memorial Hospital di New York per una grave forma di aplasia midollare. Muore a New York il 13 giugno del 1979, proprio alla vigilia di un concerto organizzato per raccogliere fondi per le costose cure.

   IL DOCUFILM:

“SUONARE LA VOCE” (55 minuti)

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